Lettera ai donatori

Quel fiume di sangue che rischia di prosciugarsi

Per l’Italia è stato l’anno delle alluvioni del dissesto idrogeologico dei temporali a non finire. Avis invece ha visto diminuire, come mai nel passato, il flusso di sangue destinato ad alleviare il dolore di chi soffre.

Potrebbe finire qui, in estrema sintesi, il mio rapporto associativo di fine anno. Ma devo riportare che nel mese di Agosto, a fronte delle assenze che ho giá segnalato, ho visto i donatori di Brugherio accorrere alla richiesta urgente di piastrine per dare sollievo ai malati di leucemia a seguito del trapianto di midollo.

I donatori della nostra sezione si sono come sempre distinti per la loro generositá, alcuni hanno persino rinviato le ferie estive per non fare mancare la loro attiva presenza.

Tornando alla notazione iniziale e pur tenendo conto delle difficoltà socio economiche di questi ultimi anni è assai preoccupante che la tendenza nettamente in calo delle donazioni continui senza dare alcun cenno di arrestarsi.

Nel mese d’agosto di quest’anno la distribuzione di sangue nei vari reparti dell’ospedale di Monza ha dovuto essere razionata, cosa che a mia memoria non si era mai verificata.

So che richiamare tutti noi ad un maggiore impegno potrebbe suonare offensivo ma ciò non è nelle mie intenzioni, ve lo posso assicurare.

Donare il sangue per molti viene considerata una vocazione, ma non voglio con ciò arrivare a sostenere che questa tipologia riguardi tutti i donatori, poichè ovviamente in ognuno di noi ci può essere un diverso approccio alla donazione.

Tuttavia dopo una esperienza sessantennale, mi sento in dovere di sollecitare quegli iscritti che, per mille ragioni certo non dipendenti dalla loro volontà, non hanno potuto rispondere alle chiamate di fare ulteriore sforzo per aiutare chi di certo ha problemi più grandi. Mi riferisco a chi ha una salute cagionevole ed anche a chi a volte rischia persino di perdere la vita senza l’apporto del sangue o dei suoi derivati.

Questo è l’impegno a cui fare fronte ed è per questo che ho sentito il bisogno di rivolgermi a tutti voi con parole franche ma sincere.

Chiudo augurando a tutti un migliore anno 2015 e ringraziando i donatori di Brugherio o esterni ad essa nessun escluso. Ma in particolare voglio farlo anche a nome dei malati che ne hanno beneficiato e a tutti quelli che tra di voi sono accorsi ad ogni chiamata alleviando questi sofferenti dal bisogno e che il buon Dio vi protegga sempre.

Franco Sangalli