Rischi ed esclusioni
Sussistono malattie infettive, come ad esempio epatite ed AIDS, che possono essere contratte anche attraverso una normale trasfusione di sangue.
Alcune nostre abitudini di vita espongono maggiormente al rischio di contrarre queste infezioni e quindi di trasmetterle (anche le trasfusioni); poiché i test di laboratorio non sempre sono in grado di identificare i soggetti che sono stati contagiati di recente, si rende necessario escludere dalla pratica della donazione (temporaneamente o definitivamente) quei soggetti che possono essersi esposti a comportamenti cosiddetti “a rischio”.
I principali criteri di esclusione sono i seguenti:
- Rapporti sessuali occasionali o con persone sconosciute, o cambi frequenti di partner
- Assunzione di droghe
- Trasfusione (si è ricevuto sangue) negli ultimi 4 mesi
- Trapianti ricevuti (cornee, dura madre)
- Storia di epatite o di ittero
- Malattie trasmissibili per via sessuale (gonorrea, sifilide, herpes genitalis, linfogranuloma)
- Positività per il test della sifilide (Ab anti-treponema)
- Positività per il test dell’AIDS (anti-HIV)
- Positività per il test dell’epatite C (anti-HCV) o B (anti-HBV)
- Rapporti sessuali o convivenza con persone positive per i test indicati nei 3 punti precedenti
Maggiori dettagli riguardo sospensioni ed esclusioni possono essere visionate scaricando le linee guida (in formato pdf) redatte dalla Dr.ssa Annarita De Vivo per AVIS Brugherio tramite il link: Linee Guida Sospensioni.
La persona che effettua la donazione, se ha anche solo il minimo dubbio di poter nuocere al paziente che riceverà il proprio sangue deve astenersi dalla donazione.
Il colloquio con il medico, vincolato da segreto professionale, potrà aiutare il donatore a fugare ogni dubbio e a valutare possibili rischi.
Qualunque donatore, dopo la donazione e sulla base delle considerazioni sopra riportate, ritenga che il proprio sangue non possa essere considerato “sicuro” chiami entro le 16.00 del giorno stesso della donazione il numero 039 2334292 dicendo semplicemente “Non usate il mio sangue” e riferendo il proprio codice donatore.
Alimentazione pre e post donazione
Alimenti permessi prima della donazione SENZA esami annuali
Acqua, the, camomilla, caffè, fette biscottate, marmellata, succhi di frutta, spremute, frutta.
Evitare latte e derivati del latte.
Alimenti permessi prima della donazione CON esami annuali
Acqua, the, camomilla, caffè, spremute preferibilmente non zuccherate.
Evitare latte e derivati del latte.
Dopo la donazione
Tutti gli alimenti possono essere assunti con limitazione solo per i cibi ad alto contenuto di grassi.
Sono vietati tutti gli alcolici dopo la donazione
Norme di comportamento dopo la donazione
- Terminala la donazione, non si lasci il Centro Trasfusionale se non si è sicuri di stare bene
- Dopo la donazione, è consigliabile bere abbondantemente liquidi (acqua, succhi di frutta, …) Tassativamente no alcolici (di qualsiasi genere)
- Non bere alcolici fino all’assunzione di un pasto completo
- Le normali attività possono essere riprese almeno 30 minuti dopo il termine della donazione, evitando
quelle fisicamente impegnative - Se dovesse verificarsi un sanguinamento o un rigonfiamento in sede di puntura, si sollevi il braccio, tenendolo premuto per 5-10 minuti
- Si eviti l’utilizzo eccessivo del braccio sede di puntura per alcune ore dopo la donazione
- Effetti collaterali si verificano raramente, tuttavia se comparissero vertigini ci si sieda con la testa tra le
ginocchia o ci si sdrai tenendo sollevate le gambe - È fortemente consigliabile non fumare prima della donazione né nelle ore immediatamente successive
Eventuali anomalie o alterazione degli esami di laboratorio saranno comunicate dal Centro Trasfusionale dell’Ospedale San Gerardo di Monza e dalla sede AVIS di Brugherio.